La revisione, nel processo penale italiano, è un mezzo di impugnazione straordinario offerto dall'ordinamento al condannato per poter far fronte a sentenze ingiuste passate in giudicato.
L'unico che può proporre una domanda di revisione è il condannato o chi agisce nel suo interesse, come i congiunti o il Procuratore Generale. L'unica domanda che si può chiedere è il proscioglimento, non anche diminuzioni di pena o sconti, giacché questo istituto mira essenzialmente a correggere decisioni vistosamente errate.